Terminus Radioso, parte 3.6 - l'Anomalia


3.6 / Terminus Radioso: All’apparenza sembra un enorme lago nero e opaco, sulla cui superficie nulla si riflette. È apparso circa venticinque anni fa in una zona disabitata della taiga e si dice sia stato scoperto dal primo dei mistici durante un pellegrinaggio, il quale ha fondato sulle sue rive l’insediamento che sarebbe diventato in seguito la Cittadella Mistica. Il lago ha una forma irregolare e un diametro di circa nove chilometri. Da quando Terminus ha fatto la sua comparsa, la popolazione della regione circostante ha iniziato a soffrire di sterilità e pochissimi bambini sono venuti alla luce negli ultimi anni; i pochi nati sono considerati alla stregua di semidei. Le radiazioni emesse dalla sua superficie sono in grado di modificare la biologia di tutti gli esseri viventi nelle zone limitrofe: animali e piante mutano in modo imprevedibile (i mistici la chiamano "Ultranatura"), gli esseri umani si ammalano lentamente, perdono i capelli e muoiono intorno ai trent'anni. 

Ultranatura


1d6 dicerie

  1. I nati sotto Terminus sono immortali, non invecchiano e non si ammalano, sono i figli dell’anomalia e sono destinati a dominare il pianeta quando gli uomini saranno estinti. Qualcuno li chiama semplicemente i “Figli”.

  2. Se provi a immergere un braccio nella superficie del lago sentirai il calore di una mano che stringe la tua, dall’altra parte, poi verrai trascinato sul fondo e non farai più ritorno.

  3. Quando moriremo andremo sul fondo di Terminus e lì vivremo in eterno, circondati dall’Ultranatura. Non avremo più fame né freddo. Terminus Radioso è un miracolo donatoci dalla Tempesta, è un paradiso alla nostra portata.

  4. Qualcuno racconta che nelle notti invernali sia possibile scorgere la luna riflessa nel lago, se osservato con la giusta angolazione dalla cima di una collina. In quelle notti si dice che “la porta è aperta” e che i vivi e i morti possano incontrarsi.

  5. Le Ultrafelci che crescono sulle rive del lago, se vengono schiacciate, bollite, appallottolate e infilate tra le cosce delle donne, dopo tre giorni e tre notti germogliano, fecondandole con le loro spore. Si dice che sia l’unico modo per potersi riprodurre.

  6. Qualcuno va in giro ad appendere manifesti di notte, sui muri scrostati delle baracche vicino al lago. Sui manifesti ci sono scritte poesie come questa che ho trovato due notti fa: “Nella foresta c’è un uccello, il suo canto vi ferma e vi fa arrossire / c’è una campana che non suona / c’è un fosso con un nido di bestie bianche / c’è una cattedrale che scende e un lago che sale / c’è una carrozzina abbandonata nel bosco ceduo, o che scende per il sentiero correndo, adorna di nastri / c’è una compagnia di piccoli commedianti in costume, scorti sulla strada attraverso il margine della foresta / c’è infine, quando si ha fame e sete, qualcuno che vi scaccia”.


- La prima fotografia ritrae un'opera di Martin Hill - La seconda fotografia è tratta da "Emergent behavior" di Thomas Jackson

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